Come ti mappo le corna…
Il Messaggero: Scopre che la moglie lo tradisce mentre esplora su Google Maps.
https://www.ilmessaggero.it/mondo/google_maps_tradimento-4032428.html
Il Messaggero: Scopre che la moglie lo tradisce mentre esplora su Google Maps.
https://www.ilmessaggero.it/mondo/google_maps_tradimento-4032428.html
Wired.it: Che cos è e come funziona Portal, il primo prodotto di Facebook.
https://www.wired.it/gadget/accessori/2018/10/09/facebook-portal/
Cinesi spiano i big americani. Nel mirino Amazon ed Apple
Da cinque a quindici ore al giorno dedicate all’esplorazione di un mondo vastissimo. Una media di sette ore e mezza (per difetto, in realtà la media è molto più alta) che moltiplicata per trecentosessantacinque giorni è uguale a quasi tremila ore, che moltiplicate a loro volta per venticinque anni arrivano quasi a settantacinquemila ore (che riaccorpate diventano 3.125 giorni ovvero più di otto anni). Nonostante ciò, non bastano ad esplorare quel mondo, perché esso continua a espandersi e diventa sempre più complesso.
È stato così dall’inizio.
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L’argomento del computer economico per i paesi in via di sviluppo torna a farsi sentire, grazie all’annuncio di Nicholas Negroponte, che presentera’ le caratteristiche di questo innovativo prodotto (basato ovviamente su Linux per tenere basso il costo globale) a novembre, in occasione del World Summit on the Information Society. Niente a che vedere, tuttavia, con il PDA battezzato Simputer e sviluppato in India, o del Network PC, cui avevo gia’ accennato in un recente post. In ogni caso, se volete approfondire, potete leggere la notizia completa su Punto Informatico di oggi e qualche altro input sul blog di Stefano Bonacina. Trovate, invece, un paio di foto interessanti sul blog di Fabio Giglietto, dove e’ visibile anche la maniglia di ‘ricarica’ del laptop.
Se, invece, conoscete abbastanza l’inglese, potete consultare il sito ufficiale del progetto, che ospita anche le immagini in alta risoluzione, oppure leggere i commenti sul sito di BBC News. Sul blog di Andrea Fiore trovate, in ogni caso, un’ottimo articolo in italiano che raccoglie le informazioni fondamentali che si possono leggere (in inglese) sul sito ufficiale del MIT.
Qualcuno potrebbe vederla come un’impresa sacrilega, altri finiranno per considerarla coraggiosa e fantasiosa, ma sicuramente è una cosa geek, costruirsi un Mac G4 con pezzi riciclati e montati dentro un cassone da assemblato PC… guardatevi il video!